Castelnuovo della Daunia è un comune italiano di 1459 abitanti della provincia di Foggia in Puglia, situato a nord-ovest di Lucera a un altitudine di 563 m.s.l.m.
Le persone più illustri di Castelnuovo della Daunia furono: Luigi Zuppetta, politico e patriota che ebbe modo di collaborare con Giuseppe Mazzini e fu amico di Giuseppe Garibaldi; Giandomenico Romano avvocato e magistrato; Gabriele Canelli avvocato e penalista; Giovanni Battista Trotta architetto e primo sindaco del dopoguerra.
I monumenti più importanti sono: la chiesa matrice intitolata a Maria SS.della Murgia, Protettrice del paese; chiesa e convento di santa Maria Maddalena; chiesa della Madonna Incoronata; chiesa di San Nicola vescovo; chiesa della "strettola" dedicata a Maria SS. della Stella.
Nome originario del paese fu Castrum Sclavorum o Castelluccio de' Sclavis, in quanto fu fondata dagli Schiavoni, popolazioni slave provenienti dall'Illiria, l'attuale Dalmazia.
Nell'XI sec. il paese appartenne al normanno Rogerio de' Parisio, cui si deve la costruzione del palazzo baronale, oggi sede del Municipio. Dai de' Parisio il paese passò al conte Roberto II di Loritello che, nel 1118 lo donò al vescovo di Bovino.
Il paese passò poi a Guglielmo Borrello nel 1187, ai d'Alemagna nel 1273, ai d'Acerno nel 1291, ad Ursilio Minatolo nel 1400. Il paese passò infine nelle mani dei potenti di Sangro, sotto i quali divenne marchesato, mutando il suo nome in Castelnuovo, e ai quali appartenne fino all'emanazione delle leggi eversive della feudalità, nel 1806.