È il terzo comune italiano per estensione territoriale, il primo nell'Italia Meridionale ed Insulare.
Alcuni reperti archeologici rinvenuti sul territorio, proverebbero che lo sviluppo della città ebbe inizio con la dominazione romana.
L'economia cittadina è legata alla lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli; a riprova di ciò è l'ormai essere l'ultima città della Capitanata in cui è possibile osservare le fosse granarie: rudimentali silos sotterranei per la conservazione dei cereali ed identificati da appositi cippi sui quali è inciso un numero progressivo e le iniziali del proprietario.
Come non menzionare "La Bella di Cerignola", varietà di oliva a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) autoctona, coltivata nel foggiano. Si tratta di una cultivar di Oliva D.O.P. La Bella della Daunia. Il suo nome sta ad indicare che, qui a Cerignola, grazie alle caratteristiche del territorio, ha sviluppato caratteristiche migliori rispetto alla varietà originale.
Da visitare il Duomo Tonti e il Borgo Medievale Terravecchia.
Duomo Tonti: a seguito di un forte incremento demografico nel XIX secolo, fu necessario costruire una nuova Cattedrale perchè la vecchia Chiesa Madre non era più sufficiente; ma i lavori si protrassero per più di sessant'anni e l'inaugurazione ci fu solo nel 1934. Nel 1999, il cardinale Georgius A. Medina Estévez ha elevato la Cattedrale a Basilica Minore intitolata a "San Pietro Apostolo".
Borgo Medievale Terravecchia: è dal borgo antico, meglio come conosciuto come "Terra Vecchia", che si è sviluppata, poi, tutta la città; in passato era circondato da una cinta muraria con castello e torri; viuzze strette e tortuose lo caratterizzano.
Sulle ceneri di Cerina (o Kerina) un inseriamento del 300 a.C. sorse Ceriniola (o Keriniola), un centro normanno di grande importanza.
Grazie alla posizione sull'antica via Traiana, sotto la famiglia degli Angioini, la città conobbe un forte sviluppo sia sotto il profilo commerciale che agricolo.
La famiglia Caracciolo, nel 1418 l'acquisì come feudo.
Durante lo scontro tra francesi e spagnoli per il possesso del Regno di Napoli, la città il 28 aprile 1503 fu teatro della "battaglia di Cerignola", che vice trionfare gli ispanici guidati da Consalvo da Cordova.
Nel Seicento il feudo passò in mano alla famiglia Pignatelli che lo mantenne per l'importanza agricola e commerciale.
Nel 1731 un devastante terremoto colpì la città distruggendo la quasi totalità dei monumenti e delle abitazioni più antiche.
Grazie alla bonifica del territorio, avvenuta i primi dell'Ottocento, la città fu contraddistinta da un forte sviluppo urbanistico.
L'agricoltura ha da sempre rivestito un ruolo di primo piano per l'economia cittadina e questo ha permesso a Cerignola di essere tra le protagoniste della scena agricola nazionale, tant'è vero che nel secondo dopoguerra si è assistito alla nascita di numerose imprese industriali e di trasformazione dei prodotti agricoli.
Nel periodo 1944-45, durante la seconda guerra mondiale, Cerignola ospitò il 461º Gruppo Bombardieri dell'aeronautica militare statunitense, sul cui sito è possibile osservare alcune fotografie dell'epoca. Molte informazioni sulla vita in quel periodo a Cerignola e in particolare sui rapporti tra i militari americani e la popolazione si possono reperire nel libro di Stephen E. Ambrose "Tigri in battaglia - La storia degli uomini che pilotarono i B 24 sopra la Germania" TEA prima ed. 2005.