Ischitella è situata a 314 m s.l.m. sul versante settentrionale del Gargano e le sue prime notizie risalgono al 1058.
Il nome "Ischitella" deriverebbe da una varietà di quercia detta "ischio" e da "tellus", in latino "terra". La sua posizione geografica le permette di godere delle montagna, del mare e della pesca si Foce Varano; l'economia si basa su agriturismo e turismo.
Da visitare: Palazzo Ventrella, il convento di San Francesco e l'albero piantato da San Francesco, Chiesa di Sant'Eustacchio, chiesa del Purgatorio, chiesa di Santa Maria Maggiore e la casa natia di Pietro Giannone.
La presenza umana sul territorio di Ischitella risalirebbe al 3.000 a.C. (neolitico superiore), riscontrata attraverso dei rinvenimenti di materiale litico finemente lavorato e ceramica presso le stazioni di Grotta Pippola, Monte Grande e il canale di Scarcafarina.
La prima notizia storica che parla di Ischitella è del 970, quando vi si era accampato un gruppo di musulmani, intenti a compiere scorrerie sui paesi limitrofi, poi cacciati da parte dell'imperatore Ottone I. Successivamente il nome Ischitella viene fatto su una bolla papale del 1058 di Papa Stefano IX, il quale ordinava la sua protezione verso l'Abbazia di Calena (Peschici) e la cella di San Pietro in Cuppis (poco distante dal paese).
In un documento svevo, risalente al 1225, viene citata Ischitella con il nome di "Castrum".
Nel 1646 il centro abitato patì gravissime distruzioni a seguito del disastroso terremoto del Gargano che causò 86 vittime nella sola Ischitella.