Motta Montecorvino

Informazioni

Motta Montecorvino è un paese di circa 800 abitanti situato a 662 metri di altitudine di fronte al Monte Sambuco e tra i boschi dell'Appennino dauno. Si trova nella parte settentrionale dei Monti Dauni e dista circa 40 Km dal capoluogo.

L'abitato, con diversi resti di fortificazioni medievali, conserva un aspetto rurale dato che si presenta in un contesto ambientale non compromesso dall'intervento dell'uomo. E' meta ideale per escursioni e passeggiate nella natura.

Storia

Motta Montecorvino nasce dalle ceneri di Montecorvino, piccolo borgo di origine bizantina. Montecorvino, dopo anni di floridezza, incominciò a tramontare verso i primi anni del XIII secolo.

Nel 1309 il feudatario di Montecorvino, Bartolomeo Siginulfo, fu accusato di adulterio con la moglie del fratello del Re. Siginulfo riuscì a scappare in Sicilia ma tutti i suoi beni furono confiscati e Montecorvino passò sotto il dominio della corona.

Negli anni successivi gli abitanti di Montecorvino, poveri e affamati, trovarono altra dimora sulla vicina collina. Sorse così il casale di Motta. Nel frattempo nel regno di Napoli scoppiarono violente guerre che videro schierati da una parte i fautori degli Angioini che proclamarono re Luigi II D'Angiò, dall'altra parte il partito dei Durazzo che elesse Ladislao. Montecorvino si schierò con il re Luigi II, ma sfortunatamente la lotta vide vincitore Ladislao.

Negli anni successivi Montecorvino attraversò un periodo molto duro e fu distrutta e saccheggiata prima da Ruggero il Normanno e successivamente dagli aragonesi. Nel frattempo, i rimanenti abitanti, si spostarono nei pressi di Motta (che fu designata con la denominazione della città distrutta: Motta Montecorvino), di Pietra (poi denominata Pietramontecorvino) e di Volturino.

Il termine "motta" si ritiene possa derivare dall'avverbio latino "mox" con il significato di "più vicino". Altre fonti indicano che "motta" possa derivare da "roccia del terreno".

Motta Montecorvino dopo poco tempo divenne "Universitas", comune feudale dell'Italia meridionale, e venne circondata da mura a forma di pentagono e di torri per la protezione dal brigantaggio.

Nel 1627 fu soggetta ad un forte terremoto che causò danni importanti alle costruzioni. Nel 1657, la peste bubbonica, decimò la popolazione. Varie epidemie si susseguirono fino ai primi del Novecento. Motta fu colpita da varie malattie come il colera e la difterite.

Nel corso dell'Ottocento, molti abitanti di Motta Montecorvino si unirono alle bande di briganti delle aree collinari dell'Italia meridionale. Ciò preservò il paese dai saccheggi e dalle spoliazioni che interessarono alcuni dei centri vicini.

Dal primo al 3 ottobre 1943, il paese fu teatro del primo scontro con i tedeschi da parte delle truppe canadesi sbarcate in Italia e facenti parte dell'VIII armata comandata dal generale Bernard Law Montgomery. Durante la guerra il campanile del paese venne utilizzato dai militari tedeschi come fortezza.

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