Pietramontecorvino

Informazioni

Pietramontecorvino è un borgo di circa 2800 abitanti situato a 456 metri di altitudine su uno sperone roccioso che domina la vallata del Guado degli Uncini. Si trova nella parte settentrionale dei Monti Dauni e dista circa 30 Km dal capoluogo. 

Fa parte del circuito "I borghi più belli d'Italia" e nel 2010, è stato premiato con l'assegnazione della bandiera arancione, marchio di qualità turistica e ambientale per i comuni dell'entroterra dal Touring Club Italiano.

La località si distingue per l'armonia e l'omogeneità architettonica del centro storico che ha mantenuto l'originario assetto urbanistico. Nella località è inoltre presente una buona rete sentieristica e cicloturistica.

Anticamente chiamato Pietra perché posto su pietra nella valle chiamata Guado degli Uncini; Montecorvino venne aggiunto quando gli abitanti di questa città, distrutto il loro abitato, andarono a popolare i borghi vicini e, dunque, anche Pietra; Montecorvino deriva a sua volta da monte e corvino, cioè di colore scuro.

Le prime abitazioni nacquero, probabilmente, sulle grotte già esistenti accanto alla possente torre quadrata, creando una piccola fortezza protetta da mura di cinta con tre ingressi, uno dei quali consente l'accesso al centro storico chiamato "Terra Vecchia".

Boschi e ruscelli contribuiscono a rendere il borgo medievale ancor più rilassante.  

Storia

Il borgo trae origine da un piccolo centro di origine bizantina denominato Montecorvino, sede vescovile nel 1018. Nel 1137 Montecorvino fu distrutta da Ruggero il Normanno re di Sicilia, Puglia e Calabria. Molti abitanti scampati alla distruzione trovarono rifugio presso la località Pietra, dove si rifugiarono in alcune grotte su uno sperone roccioso.

Pietra, nota allora come Castel di Pietra o Pietra Monte Corvino, nel 1195 era un feudo dei normanni Guglielmo e Ruggero de Parisio. Verso la fine del XIII secolo, il feudo passò tra le mani di vari feudatari ed infine al principe di Salerno Carlo Martello, primogenito di Carlo II d'Angiò e di Maria d'Ungheria. Dopo due anni il feudo venne ceduto al conte di Belmonte.

Fu feudatario di Pietra dal 1306 al 1309 il conte Telese Bartolomeo Siginulfo. Nel 1309 perse il feudo perché fu accusato di adulterio con la moglie di Filippo della Capitanata, fratello del re. Il feudo dopo la confisca passò ai possedimenti della corona.

Dal 1311 al 1335 Pietra, insieme ad altri paesi, fu feudo personale della Regina Sancia di Maiorca, moglie del Re Roberto II D'Angiò.

Nel 1337 Pietra passò a Carlo de Cabannis, figlio di uno schiavo moro della corte napoletana. Riuscì ad emanciparsi divenendo vice siniscalco del Regno. Dopo circa 8 anni, Carlo de Cabannis venne condannato a morte poiché fu accusato di aver ordito l'assassinio di Andrea d’Ungheria, marito della regina Giovanna I di Napoli. La baronia passò ad altri numerosi feudatari.

Nel 1433 la diocesi di Montecorvino, istituita nel 1059, venne unita a quella di Volturara e 8 anni dopo saccheggiata dagli aragonesi in guerra contro gli angioini.

Il 5 dicembre 1456 un violento terremoto distrusse completamente Montecorvino. Il comune divenne completamente disabitato. Attualmente sono visibili solo i ruderi della cattedrale e una parte dell'antica torre.

Nel 1580 cominciò la dominazione feudale di Pietra dei duchi di Montalto di Tocco fino al 1806.

Nel 1862 la denominazione ufficiale del paese fu stabilita in Pietramontecorvino.

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