Stornara, in Puglia, nel Basso Tavoliere delle Puglie, in provincia di Foggia, con circa 5800 abitanti, sorge su un piccolo altopiano a 107 metri di altitudine; è circondata da campi di grano, alberi di olive e verdeggianti vigneti che costituiscono le basi dell’economia di questo borgo.
La storia di Stornara, finora documentata, risale al 1203, periodo in cui Federico II era da qualche anno salito al potere del regno. Il comune sorge lungo la via Traiana, la cui economia si basava sulla pastorizia e sulla produzione di cereali.
Nel 1600 il feudo di Stornara fu acquistato dai Gesuiti per 42512 ducati e l'anno dopo vi stabilirono la loro residenza nella proprietà di una ricca famiglia del tempo. Della presenza dei Gesuiti rimane il quadro della Madonna della Stella, recentemente restaurato, ed è possibile ammirarlo in tutto il suo splendore in fondo alla navata destra della chiesa San Rocco.
Espulsi i Gesuiti ed istituiti i Reali Siti, a Stornara si insediarono 83 famiglie di coloni che determinarono un notevole incremento demografico e quel piccolo centro rurale si trasformò in un villaggio.
Nel 1806, con decreto di Giuseppe Bonaparte, i Cinque Reali Siti furono raggruppati in due comuni e Stornara fu aggregata a Stornarella. Solo nel 1905, anno in cui Vittorio Emanuele III promulgò la legge n. 352, Stornara ottenne la propria autonomia politica-amministrativa.