Volturino è un borgo pugliese in provincia di Foggia, di circa 1800 abitanti, situato a 735 metri di altitudine, al confine con il Molise e la Campania. Il paese è situato in una delle zone più alte dei Monti Dauni. A causa dell'altezza è tra i posti più freddi della regione e spesso d'inverno la temperatura scende sotto lo zero causando gelate e numerose nevicate, mentre d'estate la colonnina di mercurio raramente supera i 30 gradi.
In giornate caratterizzate da buona visibilità è possibile ammirare un bellissimo panorama che spazia dal Tavoliere delle Puglie, ai Monti Dauni, al Gargano, dalla Murgia barese al lontano monte Vulture in Basilicata.
Volturino, nel XIII secolo, al tempo dell'Imperatore Federico II, faceva
parte del territorio della città di Montecorvino ed era uno dei cinque
Casali creati a protezione della stessa città dalle invasioni. Dei
cinque Casali, solo Volturino si è sviluppato nel tempo ed è diventato
comune autonomo, mentre gli altri Casali furono distrutti: Monte
Sambuco, La Umara, Santa Lucia, Tortorano.
Agli inizi del XIV
secolo Volturino viene occupata dai Cavalieri Templari che dopo pochi
anni, per ordine di Filippo il Bello, vennero condannati a morte.
Successivamente il paese passò a Bartolomeo Siginulfo che venne accusato
di adulterio con la moglie del fratello del Re. Siginulfo fuggì in
Sicilia e Volturino fu confiscata a favore della corona. Durante questo
periodo molti abitanti di Montecorvino, per fame e povertà, furono
costretti a spostarsi nelle zone limitrofe, tra cui Volturino.
Nel
frattempo, nel regno di Napoli scoppiarono violente guerre che videro
schierati da una parte i fautori degli Angioini che proclamarono re
Luigi II D'Angiò, dall’altra parte il partito dei Durazzo che elesse
Ladislao. Montecorvino si schierò con il re Luigi II, ma sfortunatamente
la lotta vide vincitore Ladislao. Negli anni successivi Montecorvino
attraversò un periodo molto duro e fu distrutta e saccheggiata prima da
Ruggero il Normanno e successivamente dalle truppe di Alfonso I
d'Aragona. I rimanenti abitanti si spostarono nei pressi di Volturino,
Motta (attualmente Motta Montecorvino) e Pietra (attualmente
Pietramontecorvino).
Successivamente, Ferdinando I, figlio di
Alfonso d'Aragona, pose sotto assedio Troia (all'epoca Volturino faceva
parte della contea di Troia) e volse le armi contro Volturino che
resistette all'assedio. Troia, dopo poche settimane si arrese e di
conseguenza tutti i comuni della Daunia capitolarono. Nel periodo
successivo, per circa un secolo, per Volturino e i comuni limitrofi
comincia un periodo di oppressione da parte dei feudatari che si sono
avvicendati.
Nel 1861, con l'annessione delle province
meridionali al Regno d'Italia, sorse il fenomeno del brigantaggio, che
vide Volturino per ben due volte assediata e invasa dai briganti. Per
risolvere il problema, il Prefetto dislocò nel paese un contingente di
soldati e successivamente istituì la Caserma dei Carabinieri.
Il nome del paese deriverebbe dai termini latini volturnus (vento noto come favònio nella Daunia) oppure da vultur (avvoltoio).