Chiesa di Santa Maria Mediatrice

Informazioni

Chiesa di Santa Maria Mediatrice, eretta nel 1934 sull'antica sede di "Santa Maria delle Grazie fuori le mura in Via Foggia", si affaccia su Corso Regina Margherita, una via arricchita da edifici di notevole importanza, tra cui il settecentesco Palazzo Tricarico e il cinquecentesco Palazzo d'Avalos, oggi sede del municipio.

Inizialmente utilizzata come caserma di fanteria agli inizi del 1700, la chiesa ha una storia ricca di significato. Nel 1725, su iniziativa della principessa Giulia D'Avalos e del principe Nicola, divenne luogo di stabile residenza per "tredici donzelle pronte per iniziare la vita religiosa", secondo gli storici. Nonostante abbia subito un periodo di declino dopo l'abbandono, nel 1927 il vescovo Farina la cedette al padre comboniano Bernardo Sartori, che la restaurò e la destinò all'Istituto comboniano per le missioni africane.

L'architettura della chiesa e dell'intero complesso, pur essendo estranea al Centro Storico di Troia, riflette chiaramente l'influenza delle pievi venete, luogo d'origine di padre Sartori. All'interno, nella cappella dell'Istituto comboniano, si trova un affresco settecentesco raffigurante la Madonna col Bambino, dipinto dall'artista Spanò nel 1930 e donato a padre Sartori da una benefattrice di Torre Annunziata.

Santa Maria Mediatrice vanta il maggior numero di campane a Troia, ben nove, disposte su tre piani in un castello di ferro. Fuse nel 1933 dalla rinomata fabbrica De Poli di Vittorio Veneto, sono ornate di altorilievi raffiguranti simboli della Scrittura e della Liturgia. Nel corso degli anni '30, la cura della chiesa è stata affidata alla Congregazione dei Missionari Comboniani, e nel 1954 il Vescovo Giuseppe Amici l'ha dichiarata Santuario Diocesano il 8 dicembre. La devozione popolare a Santa Maria Mediatrice è cresciuta nel tempo, manifestandosi attraverso pellegrinaggi ed ex-voto. Un luogo ricco di storia e spiritualità da esplorare e scoprire.